Rottamazione Quinquies


Rottamazione Quinquies 2025: la nuova definizione agevolata di cartelle di pagamento e tributi locali

La Rottamazione Quinquies 2025, introdotta dagli articoli 23 e 24 della bozza della Legge di Bilancio 2026 (DDL - è un disegno di Legge) approvata in via preliminare il 18 ottobre 2025, rappresenta il nuovo e più ampio capitolo della politica fiscale di alleggerimento del carico tributario per cittadini e imprese.
Si tratta di una misura strutturata, con finalità duplice: favorire il rientro volontario dei contribuenti e ridurre il contenzioso tributario, consentendo allo Stato e agli enti territoriali di recuperare crediti in tempi più certi.

1. Cosa prevede la Rottamazione Quinquies 2025

L'articolo 23 disciplina la nuova definizione agevolata dei carichi affidati all'Agenzia delle Entrate-Riscossione (ADER) nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2000 e il 31 dicembre 2023.
Si tratta di una finestra temporale più estesa rispetto alla precedente "rottamazione quater", coprendo oltre ventitré anni di ruoli fiscali, previdenziali e sanzionatori.

In sintesi, la misura consente di chiudere le cartelle di pagamento versando:

  • solo il capitale originariamente dovuto,

  • le spese di notifica ed eventuali spese esecutive,
    escludendo integralmente sanzioni, interessi di mora e aggio di riscossione.

Rientrano nella definizione:

  • imposte e tributi risultanti da dichiarazioni dei redditi, IVA e IRAP;

  • contributi INPS e altri contributi previdenziali;

  • entrate locali riscosse tramite ADER (TARI, IMU, TASI, ecc.);

  • multe stradali, ma solo per la parte relativa a interessi e maggiorazioni, non per la sanzione principale prevista nel verbale, e solo quelle derivanti da carichi Statali (Prefetture, Carabinieri, Polizia, ecc)

Restano invece esclusi:

  • i carichi non ancora affidati ad ADER (come accertamenti in corso);

  • le risorse proprie UE (dazi doganali e IVA intracomunitaria);

  • i recuperi di aiuti di Stato dichiarati illegittimi;

  • le sanzioni penali tributarie.

2. Scadenze e modalità di pagamento delle cartelle esattoriali

Il contribuente potrà scegliere tra due modalità:

  • Pagamento in unica soluzione entro il 31 luglio 2026;

  • Pagamento rateale fino a 54 rate bimestrali (durata massima: 9 anni, fino al 2035).

Dal 1° agosto 2026 si applicano interessi fissi al 4% annuo sulle rate successive alla prima.
Le rate potranno essere versate tramite:

  • bollettini precompilati inviati da ADER,

  • pagamento online,

  • o domiciliazione bancaria.

Questa rateizzazione speciale non segue le regole ordinarie dell'art. 19 DPR 602/1973: è un piano autonomo, più flessibile e agevolato.


3. Presentazione della domanda di adesione


La domanda di rottamazione deve essere presentata esclusivamente online, accedendo all'area riservata del sito ufficiale di Agenzia Entrate Riscossione (www.agenziaentrateriscossione.gov.it) entro il 30 aprile 2026.
Il contribuente dovrà indicare:

  • le cartelle di pagamento o avvisi che intende definire;

  • la modalità di pagamento scelta (unica soluzione o rate);

  • l'eventuale presenza di ricorsi pendenti, impegnandosi a rinunciarvi dopo il perfezionamento della definizione.

ADER comunicherà entro il 30 giugno 2026 l'importo complessivo dovuto e il piano dettagliato delle scadenze.

4. Effetti e benefici immediati della rottamazione

Con la presentazione della domanda di adesione:

  • si sospendono automaticamente le azioni esecutive e cautelari (fermi amministrativi, ipoteche e pignoramenti), salvo quelli già conclusi con aggiudicazione;

  • si sospendono i termini di prescrizione e decadenza;

  • il contribuente è considerato in regola ai fini del DURC e non è classificato come inadempiente.

Il versamento della prima rata comporta il perfezionamento della definizione.
In caso di mancato pagamento di due rate, anche non consecutive, la rottamazione decade automaticamente e le somme già versate restano acquisite a titolo di acconto.

5. Rottamazione e cartelle decadute da precedenti definizioni

Una delle novità più rilevanti della Rottamazione Quinquies è la possibilità di riammettere i contribuenti decaduti da precedenti definizioni agevolate (come la rottamazione-ter, quater o altre misure dal 2016 in poi).
Inoltre, i soggetti in procedura di sovraindebitamento o crisi d'impresa potranno aderire, con pagamento dei debiti nei tempi stabiliti dal piano omologato dal giudice. Le somme pagate in questi casi assumono carattere prededucibile, ai sensi del Codice della Crisi d'Impresa.

6. Definizione agevolata per Regioni, Comuni e altri enti locali (art. 24)

L'articolo 24 estende la logica della definizione agevolata ai tributi regionali e locali.
Regioni, Comuni e altri enti territoriali potranno approvare propri regolamenti di sanatoria, prevedendo:

  • la riduzione o cancellazione di sanzioni e interessi;

  • la possibilità di includere anche entrate patrimoniali (canoni, affitti, rette, multe amministrative locali);

  • termini di adesione non inferiori a 60 giorni dalla pubblicazione sul sito istituzionale.

Il regolamento approvato da ciascun ente diviene immediatamente efficace con la pubblicazione online, senza bisogno di ulteriori approvazioni ministeriali.
Il Ministero dell'Economia riceverà solo copia a fini statistici, a conferma della piena autonomia decisionale locale.

7. Obiettivi e impatto della Rottamazione Quinquies

Con questa misura, il Governo punta a:

  • favorire la regolarizzazione spontanea dei contribuenti;

  • ridurre il contenzioso tributario e previdenziale;

  • alleggerire gli archivi della riscossione, che contano oggi miliardi di crediti difficilmente esigibili;

  • assicurare nuove entrate immediate per lo Stato e gli enti locali.

La Rottamazione Quinquies segna, di fatto, il passaggio da una logica straordinaria (condoni occasionali) a una politica strutturale di gestione del debito fiscale, fondata su equità, sostenibilità e collaborazione tra fisco e contribuente.

8. Conclusioni – Perché conviene aderire alla Rottamazione Quinquies 2025

Chi possiede cartelle di pagamento o debiti pendenti con Agenzia Entrate Riscossione può ottenere, con la Rottamazione Quinquies:

  • uno sconto fino al 60%,

  • rate fino a 9 anni,

  • sospensione delle azioni esecutive,

  • cancellazione totale di sanzioni e interessi.

È quindi una straordinaria opportunità di regolarizzazione per cittadini, professionisti e imprese che desiderano chiudere le proprie pendenze fiscali in modo agevolato e definitivo.

Consulenza legale e assistenza

Lo Studio Legale Ponzo, esperto in diritto tributario e riscossione, offre consulenza personalizzata per:

  • verificare quali cartelle di pagamento rientrano nella Rottamazione Quinquies;

  • valutare la convenienza economica dell'adesione;

  • predisporre istanze e documentazione per l'Agenzia Entrate Riscossione e gli enti locali.

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FAQ Rottamazione Quinquies 2025: tutto sulle cartelle di pagamento, multe e tributi locali

🔹 FAQ 1 – Che cos'è la Rottamazione Quinquies 2025 e come riguarda le cartelle di pagamento?

La Rottamazione Quinquies 2025 consente di estinguere le cartelle di pagamento affidate all'Agenzia Entrate Riscossione dal 1° gennaio 2000 al 31 dicembre 2023, pagando solo l'imposta o il contributo originario, più le spese di notifica ed esecuzione.
Vengono completamente eliminate sanzioni, interessi di mora e aggio.
È una misura pensata per aiutare cittadini e imprese a chiudere le cartelle esattoriali pendenti in modo più sostenibile, evitando azioni di pignoramento o ipoteca.

🔹 FAQ 2 – Quali cartelle di pagamento si possono rottamare e quali no?

Cartelle ammesse

Rientrano tutte le cartelle esattoriali e gli avvisi di addebito affidati ad ADER relativi a:

  • imposte dichiarate ma non versate (IRPEF, IRES, IVA, addizionali, imposte sostitutive);

  • somme derivanti da controlli automatici e formali ex artt. 36-bis e 36-ter del DPR 600/1973 e 54-bis del DPR 633/1972;

  • contributi previdenziali e assistenziali INPS già iscritti a ruolo;

  • tributi comunali riscossi tramite ADER (IMU, TARI, TASI, ecc.);

  • multe stradali, ma solo per interessi e maggiorazioni, non per la sanzione principale.

⚠️ Multe stradali – quali rientrano

Le cartelle di pagamento relative a sanzioni del Codice della Strada possono essere definite solo per la parte relativa a:

  • interessi di mora;

  • maggiorazioni semestrali del 10% ex art. 27, L. 689/1981.
    Resta dovuta la sanzione base indicata nel verbale (es. €180 per eccesso di velocità).

Cartelle escluse

Non rientrano:

  1. le somme non ancora affidate ad ADER (es. accertamenti pendenti);

  2. i recuperi di aiuti di Stato dichiarati illegittimi;

  3. i dazi doganali e risorse UE;

  4. le sanzioni penali tributarie;

  5. le cartelle già integralmente saldate in precedenti rottamazioni;

  6. i carichi oggetto di definizioni non perfezionate (che però si possono ripresentare).

🔹 FAQ 3 – Come si presenta la domanda di definizione delle cartelle di pagamento?

La domanda va inviata solo online tramite il portale di Agenzia Entrate Riscossione entro il 30 aprile 2026.
Nel modulo bisogna indicare:

  • le cartelle di pagamento o avvisi che si vogliono rottamare;

  • la scelta del piano di pagamento (unica soluzione o rateazione);

  • l'eventuale presenza di ricorsi pendenti, con impegno a rinunciarvi una volta perfezionata la definizione.

ADER risponderà entro il 30 giugno 2026, comunicando l'importo totale da versare e il piano rateale.

🔹 FAQ 4 – Come si pagano le cartelle esattoriali rottamate?

Si può scegliere tra due modalità:

  1. Pagamento in unica soluzione entro il 31 luglio 2026;

  2. Pagamento rateale fino a 54 rate bimestrali, cioè 9 anni.

Dal 1° agosto 2026 maturano interessi al 4% annuo sulle rate successive alla prima.
I pagamenti potranno avvenire con bollettini precompilati, domiciliazione bancaria o pagamento online.
Questa rateazione è speciale e non segue le regole ordinarie del DPR 602/1973, ma una disciplina autonoma e più flessibile.

🔹 FAQ 5 – Cosa succede alle cartelle esattoriali se ho un ricorso o un pignoramento in corso?

La presentazione della domanda di rottamazione produce effetti immediati:

  • si sospendono le azioni esecutive (fermi, pignoramenti, ipoteche) già avviate da ADER;

  • si fermano i termini di prescrizione e decadenza;

  • il contribuente non è considerato inadempiente ai fini del DURC o di appalti pubblici.

Se c'è un ricorso pendente contro una cartella di pagamento, il giudizio viene sospeso.
Con il pagamento della prima rata, la definizione si perfeziona e il giudice dichiara l'estinzione del processo.
Se non si paga, la sospensione cade e il procedimento prosegue.

🔹 FAQ 6 – Cosa succede se non pago una rata della rottamazione delle cartelle di pagamento?

La definizione decade automaticamente se non si paga una rata o l'unica soluzione entro i termini stabiliti.
Di conseguenza:

  • si perdono tutti i benefici (sconto su sanzioni e interessi);

  • i versamenti già fatti restano acconti validi;

  • ADER riprende la riscossione coattiva della cartella esattoriale con fermi, ipoteche o pignoramenti.

Non sono previsti termini di grazia né possibilità di ravvedimento.

🔹 FAQ 7 – Come funziona la definizione agevolata per tributi locali e cartelle dei Comuni (art. 24)?

L'art. 24 consente a Regioni e Comuni di approvare una propria sanatoria per i debiti locali, comprese le cartelle di pagamento comunali.
Ogni ente potrà, con un regolamento:

  • ridurre o cancellare sanzioni e interessi su tributi come IMU, TARI, TASI, imposta di soggiorno o COSAP;

  • includere anche entrate patrimoniali (rette, canoni, affitti comunali);

  • fissare termini di adesione non inferiori a 60 giorni dalla pubblicazione sul sito.

Il regolamento diventa efficace subito con la pubblicazione, senza approvazione ministeriale.
Il MEF riceverà solo copia a fini informativi, garantendo agli enti autonomia piena nella gestione delle cartelle esattoriali locali.

a cura dell'Avvocato Salvatore Ponzo