FERMO AMMINISTRATIVO AUTO 2024 E PREAVVISO DI FERMO:  GUIDA COMPLETA PER ANNULLARE

08.09.2024

L'articolo spiega in modo dettagliato cos'è il fermo amministrativo dell'autovettura da parte dell'Agenzia Entrate Riscossione (ex Equitalia), quando viene applicato e quali sono le sue conseguenze. 

Viene trattato il preavviso di fermo (la c.d. comunicazione preventiva di fermo amministrativo), che permette di regolarizzare la situazione prima che il fermo venga iscritto nel Pubblico Registro Automobilistico (PRA), e si approfondiscono le cause principali del fermo amministrativo dell'auto, come il mancato pagamento di tasse e contributi.

L'articolo include una sezione dedicata alle esenzioni, come i veicoli strumentali al lavoro, e analizza le conseguenze legali e sanzioni derivanti dall'uso di un veicolo bloccato.

Inoltre, viene spiegato come rimuovere il fermo amministrativo, tramite saldo, rateizzazione o ricorso legale contro il fermo amministrativo oppure contro il preavviso, con un focus su quando e come impugnare il fermo amministrativo dell'auto in caso di errori o illegittimità. 

Il testo è completato da un caso studio reale, sentenze rilevanti, e consigli per una consulenza legali per prevenire il fermo amministrativo e gestirlo al meglio.

Indice

  1. Cos'è il fermo amministrativo dell'Agenzia Entrate Riscossione?
  2. Quando viene applicato e qual è il suo scopo?
  3. Il preavviso di fermo ovvero la "comunicazione preventiva di fermo amministrativo"
  4. Cause e motivi del fermo amministrativo
  5. Esistono delle esenzioni?
  6. Conseguenze del fermo amministrativo
  7. Come rimuovere il fermo amministrativo?
  8. Prevenzione e consulenza legale
  9. Caso studio affrontato
  10. L'attività stragiudiziale dell'avvocato
  11. Sentenze sul caso

1. Cos'è il fermo amministrativo dell'Agenzia Entrate Riscossione?

Se non hai pagato, rateizzato oppure non è intervenuto un provvedimento di sospensione o annullamento del debito, trascorsi 60 giorni dalla notifica della cartella, l'Agenzia delle Entrate-Riscossione è tenuta a compiere ulteriori azioni per riscuotere gli importi richiesti dagli enti creditori. Il fermo amministrativo dell'autovettura è uno degli strumenti utilizzati dall'Agenzia delle Entrate Riscossione per riscuotere i crediti derivanti dal mancato pagamento di imposte e tributi.

La legge (art. 86, comma 1, DPR n. 602/73) prevede che l'Agenzia delle Entrate-Riscossione possa disporre il fermo dei veicoli intestati al debitore tramite iscrizione del fermo amministrativo nel Pubblico Registro Automobilistico (PRA).

2. Quando viene applicato e qual è il suo scopo?

Il fermo amministrativo è un'azione che limita l'utilizzo di un bene mobile registrato (veicolo, moto, ecc), viene applicato dopo il mancato pagamento di una o più cartelle di pagamento e ha effetti immediati sul veicolo, che, quindi, non può più circolare. Il fermo amministrativo implica il divieto di circolazione per l'auto su cui tale misura è stata iscritta. Non si tratta, quindi, di un pignoramento o di una confisca, poiché lo scopo del fermo amministrativo è rivolto ad evitare che il mezzo possa deperire o distruggersi in attesa che il creditore lo sottoponga – con successivo atto – a pignoramento, ed è comunque uno strumento per "indurre" il debitore ad estinguere il debito.

3. Il preavviso di fermo ovvero la "comunicazione preventiva di fermo amministrativo"

Prima di procedere all'iscrizione del fermo, e dopo la notifica della cartella di pagamento oppure dell'intimazione di pagamento, Agenzia Entrate Riscossione è obbligata a inviare al destinatario un preavviso, detto "comunicazione preventiva di fermo amministrativo" per consentire di regolarizzare la posizione debitoria ed evitare, conseguentemente, l'iscrizione del fermo sul veicolo.
 Se Agenzia Entrate Riscossione dovesse iscrivere il fermo senza notificare la comunicazione preventiva di fermo amministrativo, l'iscrizione è illegittima e può essere oggetto di ricorso per chiederne l'annullamento. 

Uno dei principali motivi di ricorso contro la comunicazione preventiva di fermo del veicolo è la prescrizione del credito, oppure la mancata notifica di una cartella di pagamento che precede il preavviso di fermo, oppure l'appartenenza del veicolo ad un soggetto diversamente abile, oppure ancora la strumentalità del veicolo cioè che è utilizzato per attività lavorative.(Per info dettagliate sul ricorso visita il sito www.cartellaesattoriale.it)

4. Cause e motivi del fermo amministrativo

Le cause principali del fermo amministrativo sono legate al mancato pagamento delle cartelle esattoriali emesse dall'Agenzia delle Entrate Riscossione. Queste cartelle possono riguardare tasse, contributi previdenziali o multe non pagate.
I principali motivi di fermo amministrativo includono:

  • Mancato pagamento dell'IRPEF, IVA o IMU, TASI, TARI, ecc.
  • Debiti previdenziali (INPS, INAIL).
  • Multe stradali non saldate.

5. Esistono delle esenzioni?

Sì, alcuni veicoli possono essere esenti dal fermo amministrativo, come i mezzi strumentali all'attività lavorativa, ad esempio i mezzi aziendali o i veicoli utilizzati per scopi di trasporto pubblico. Infatti, in base alla legge (art. 86, comma 2, DPR n. 602/73) il fermo amministrativo non viene iscritto se dimostri che il veicolo è strumentale all'attività d'impresa o della professione che eserciti. In particolare, il veicolo oggetto della procedura di fermo deve essere di proprietà e l'utilizzo deve avere rilevanza per l'attività d'impresa o professionale.

Esempi:

  • Furgone di un artigiano: Un falegname utilizza un furgone per trasportare attrezzi e materiali necessari per il suo lavoro. Se dimostra che il veicolo è strumentale alla sua attività, il fermo amministrativo non è legittimo.
  • Taxi o NCC (Noleggio con Conducente): Un autista che usa il proprio veicolo per offrire servizi di trasporto pubblico può opporsi al fermo amministrativo, poiché il mezzo è indispensabile per guadagnarsi da vivere.
  • Autocarro di un'azienda: Un'impresa di trasporti che utilizza autocarri per consegnare merci può fare ricorso al fermo dimostrando che i veicoli sono strumentali all'attività imprenditoriale.

Inoltre, è stata dimostrata e pronunciata con sentenza da parte di numerosi giudici l'illegittimità del fermo iscritto sull'auto cointestata a due persone, delle quali una delle due non abbia nulla a che fare con il debito tributario.

Un'altra ipotesi è la proprietà del veicolo a persona diversamente abile. La legge tutela i veicoli utilizzati per la mobilità di persone con disabilità riconosciute, indipendentemente dal fatto che siano guidati direttamente dalla persona disabile o utilizzati dai familiari che la assistono.

Il fermo amministrativo non può essere applicato all'auto acquistata con agevolazioni fiscali della legge 104 per disabili, in quanto esente anche dal bollo auto. Per veicoli non acquistati con agevolazioni ma usati per la mobilità di persone disabili, sebbene non esistano norme esplicite, la giurisprudenza ritiene illegittimo il fermo, considerando tali veicoli equiparabili a mezzi di soccorso. Questo vale anche per auto intestate a familiari ma destinate al disabile. Tuttavia, l'Agenzia delle Entrate ha una posizione contraria, richiedendo l'intervento del giudice per contestare il fermo, da impugnare già al preavviso con un ricorso adeguato.

Esempio pratico:

  • Veicolo per un familiare con disabilità: Un padre ha un'auto registrata a suo nome ma utilizzata per trasportare suo figlio, che è una persona diversamente abile. In questo caso, il fermo amministrativo non può essere iscritto, poiché l'auto è fondamentale per garantire la mobilità del disabile.

6. Conseguenze del fermo amministrativo

Quando un veicolo è soggetto a fermo amministrativo, il proprietario non può utilizzarlo per circolare su strada. Se viene comunque usato, si rischia una multa salata e il sequestro del mezzo.
Le principali conseguenze sono:

  • Impossibilità di usare il veicolo.
  • Difficoltà nel vendere o rottamare il mezzo bloccato.
  • Aumento degli interessi e delle sanzioni per il mancato pagamento delle cartelle esattoriali.

Il codice della strada, all'art. 213, comma 8, prevede a tal proposito pesanti sanzioni, ovvero: "Il soggetto che ha assunto la custodia il quale, durante il periodo in cui il veicolo è sottoposto al sequestro, circola abusivamente con il veicolo stesso o consente che altri vi circolino abusivamente è punito con la sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 1.984 a euro 7.937…."

La norma prevedeva anche l'automatica revoca della patente. Tuttavia questa previsione è stata dichiarata incostituzionale con sentenza n. 52/2024 della Corte Costituzionale. Ad oggi, pertanto, la revoca della patente viene decisa dalle Autorità preposte in base al caso concreto, principalmente nelle ipotesi di comportamenti particolarmente gravi. Durante il fermo, non è consentito smontare il veicolo per utilizzare i pezzi di ricambio. Inoltre, persiste l'obbligo di pagare il bollo auto e l'assicurazione RC Auto, anche se il veicolo non può circolare. Tuttavia, il fermo non impedisce la vendita del veicolo, ma l'acquirente deve essere informato del fermo. In caso contrario potrebbe aver diritto alla restituzione della somma versata per l'acquisto e all'eventuale risarcimento del danno.

7. Come rimuovere il fermo amministrativo?

La buona notizia è che il fermo amministrativo può essere sospeso (e quindi consentire la circolazione del veicolo) oppure può essere definitivamente cancellato. Per  cancellare il fermo amministrativo è necessario saldare interamente il debito relativo alle cartelle che hanno generato il fermo. Questo può avvenire in diversi modi:

7.1. Pagamento totale della cartella esattoriale (cancellazione del fermo)

La soluzione più rapida è pagare l'intero importo del debito. Una volta saldato, l'Agenzia procederà alla cancellazione del fermo.

7.2. Rateizzazione del debito (sospensione del fermo e possibilità di circolare)

Se non è possibile pagare l'intero importo in un'unica soluzione, allora si potrà optare per una rateizzazione del debito. In questo caso, il fermo verrà temporaneamente sospeso una volta pagata la prima rata e cancellato solo dopo aver pagato tutte le rate e i relativi interessi di rateazione.

7.3. Presentare un ricorso

In alcuni casi è possibile contestare il fermo amministrativo se ritieni che sia stato applicato ingiustamente. Di seguito i principali motivi di annullamento del fermo amministrativo:

  • Omessa notifica della cartella esattoriale.
  • Omessa notifica del preavviso di fermo.
  • Avvenuto pagamento del debito o presentazione dell'istanza di rateizzazione.
  • Utilizzo dell'auto per lavoro.
  • Intervenuta prescrizione del debito.
  • Cointestazione del veicolo.
  • Proprietà del veicolo da parte di soggetto diversamente abile.
  • Altri casi specifici.

N.B.: È possibile, a certe condizioni e con i dovuti accorgimenti, contestualmente presentare un'istanza di rateazione ma contestare il debito facendo ricorso in modo tale da poter circolare con il veicolo ma anullare una richiesta illegittima di pagamento (per info su come fare contatta lo studio legale www.studiolagaleponzo.it oppure www.cartellaesattoriale.it)

8. Prevenzione e consulenza legale

La prevenzione è la migliore strategia per evitare il fermo amministrativo. Mantieni sotto controllo le scadenze delle imposte e assicurati di saldare prontamente le cartelle esattoriali. In caso di difficoltà economiche, potrebbe essere opportuno richiedere una rateizzazione prima che la situazione si aggravi.
Se hai ricevuto una notifica di fermo amministrativo o vuoi prevenire situazioni simili, può essere utile consultare un avvocato esperto nella materia per pianificare la miglior strategia ed evitare azioni esecutive.

9. Caso studio affrontato

Mi capita spesso di affrontare problematiche relative all'iscrizione di fermo amministrativo su veicoli di soggetti debitori nei confronti di Agenzia delle Entrate Riscossione. In particolare, in un caso specifico, risolto positivamente, è stato proposto un ricorso avverso la "comunicazione preventiva di fermo del veicolo" ed è stato dimostrato in giudizio come il suddetto veicolo fosse cointestato anche con un soggetto totalmente estraneo alla pretesa creditoria di Agenzia delle Entrate Riscossione. Il giudice tributario si è espresso in favore del ricorrente, difeso dal sottoscritto, ed ha annullato la suddetta comunicazione preventiva evidenziando come l'iscrizione del fermo avrebbe portato conseguenze anche nei confronti di un soggetto estraneo al debito.

10. L'attività stragiudiziale dell'avvocato

In che modo l'avvocato può intervenire, anche stragiudizialmente, per dare un supporto concreto in casi di preavviso di fermo o iscrizione di fermo su veicolo? L'avvocato esperto in questo tipo di materie e nelle suddette specifiche problematiche agisce tempestivamente, entro i termini di legge, nel seguente modo:

  • verifica della legittimità della richiesta;
  • verifica il debito posto alla base della misura di fermo del veicolo;
  • verifica eventuali legittimi motivi per fermare (o cancellare) la richiesta di fermo;
  • verifica la possibilità di rateizzare il debito e, contestualmente di fare ricorso;
  • assiste il cliente nella presentazione della specifica istanza di rateazione;
  • assiste il cliente nella presentazione del ricorso avverso la misura di fermo.

11. Sentenze sul caso

COMM. TRIB. REG. PER LA SICILIA DEL 21/06/2018 N. 2580/1

I beni strumentali all'esercizio dell'impresa non possono essere sottoposti a fermo amministrativo, ai sensi dell'art. 86 del D.P.R. 602/73. La CTR palermitana, in base a tale articolo, ha accolto l'appello della società e riconosciuto l'annullamento del fermo amministrativo impugnato. Nel caso di specie la società di riscossione aveva sottoposto a fermo tre automezzi sebbene gli stessi fossero inseriti nel "libro cespiti ammortizzabili", circostanza da cui, invece, secondo i giudici, si può presumere la loro strumentalità all'esercizio dell'impresa.

CORTE DI CASSAZIONE - SENTENZA N. 8049 DEL 29 MARZO 2017

Il fermo amministrativo eseguito da un ufficio di Agenzia Entrate riscossione diverso da quello del luogo di residenza del contribuente è illegittimo. "…Ogni atto impositivo deve essere emesso dall'organo territorialmente competente. La competenza territoriale dell'Ufficio finanziario è individuata dall'art. 31 del d.P.R. n. 600 del 1973, con riferimento al domicilio fiscale del contribuente. […]. Ai sensi dell'art. 58 del d.P.R. n. 600 del 1973, il contribuente è tenuto a comunicare ogni variazione del domicilio fiscale, permanendo in caso contrario la competenza territoriale dell'Ufficio individuato in riferimento al precedente domicilio (Sez. 6-5- ord. n. 21290 del 2015). Ai sensi dell'art. 12 d.P.R. n. 602 del 1973 (come modificato dall'art. 1 della legge n. 311/2004) l'Ufficio accertatore 'forma ruoli distinti per ciascuno degli ambiti territoriali in cui i concessionari operano', così come l'art. 24 d.P.R. n. 602 del 1973 dispone che 'l'Ufficio consegna il ruolo al concessionario dell'ambito territoriale cui esso si riferisce."

CTP di Lecce -  sentenza n. 326/2022 del 08/03/2022 

Il Giudice tributario ha dichiarato la illegittimità del preavviso di fermo amministrativo su un'autovettura cointestata tra il debitore ed altra persona (non debitrice), confermando la tesi difensiva dell' avv.to Salvatore Ponzo secondo cui affinchè vi possa essere il fermo del bene mobile registrato (l'autovettura appunto) del debitore è necessario che quest'ultimo sia proprietario del 100%......




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Lecce, 7 settembre 2024
Avv. Salvatore Ponzo (avvocato tributarista)


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ARTICOLI E SOLUZIONI

Risoluzione veloce del Fermo Amministrativo sul Veicolo: Consulenza e Assistenza Legale Stragiudiziale a Distanza

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Come Annullare il Fermo Amministrativo sul Veicolo: Soluzioni per Beni Strumentali e Persone con Disabilità

Il fermo amministrativo è uno strumento legale utilizzato dall'Agenzia delle Entrate-Riscossione per garantire il recupero di somme non versate dai contribuenti. Tuttavia, la legge prevede alcune deroghe specifiche per tutelare l'utilizzo dei veicoli che svolgono funzioni essenziali, sia per motivi lavorativi che sociali. In questo articolo analizziamo i due principali casi in cui è possibile ottenere l'annullamento del fermo amministrativo e come procedere per far valere i propri diritti.


Annullamento per veicoli strumentali all'attività lavorativa

L'art. 86, comma 2, del DPR n. 602/1973 rappresenta una tutela fondamentale per coloro che utilizzano beni mobili registrati, come i veicoli, per lo svolgimento della propria attività lavorativa. La norma stabilisce che non possono essere sottoposti a fermo amministrativo i beni indispensabili all'esercizio dell'attività d'impresa o professionale.

Questo principio si basa sull'idea che tali beni siano essenziali per il sostentamento del contribuente e la continuità del lavoro, che a sua volta garantisce la produzione di reddito necessario per sanare eventuali debiti. La ratio della norma risiede nell'evitare che l'applicazione del fermo diventi controproducente per il recupero dei crediti, penalizzando ulteriormente il debitore e impedendogli di lavorare.

La casistica tipica riguarda professionisti, artigiani o imprenditori che necessitano del veicolo per:

  • Effettuare consegne;
  • Prestare servizi presso clienti;
  • Spostarsi tra sedi operative o di lavoro.

La normativa sottolinea che il bene deve essere strumentale in modo esclusivo all'attività svolta e non semplicemente di supporto occasionale. Pertanto, il contribuente deve dimostrare che il veicolo è strettamente funzionale all'attività lavorativa, senza alternative praticabili.

2. Annullamento per veicoli utilizzati da o per persone con disabilità

L'esenzione dal fermo amministrativo per veicoli destinati a persone con disabilità trova fondamento nell'art. 4 del DM 503/1998 e nella Legge 104/1992, che tutelano i diritti delle persone diversamente abili e ne promuovono l'inclusione e la mobilità.

Queste norme vietano l'applicazione del fermo amministrativo su veicoli il cui utilizzo è strettamente legato al supporto della persona disabile, sia essa il conducente del veicolo o un passeggero abituale. L'obiettivo è garantire:

  • La libertà di movimento, indispensabile per il lavoro, la scuola, le cure mediche e la vita sociale;
  • L'autonomia personale, che altrimenti sarebbe compromessa.

La Legge 104/1992, oltre a prevedere agevolazioni fiscali per l'acquisto del veicolo, sottolinea l'importanza della mobilità come diritto fondamentale per la piena partecipazione alla vita sociale e lavorativa. L'art. 4 del DM 503/1998 rafforza queste tutele, vietando qualsiasi ostacolo amministrativo che possa impedire l'utilizzo del mezzo.

Normativa di riferimento

  • Art. 86, comma 2, DPR n. 602/1973
    Questa disposizione normativa vieta il fermo amministrativo su beni mobili registrati che costituiscono strumenti indispensabili per lo svolgimento dell'attività lavorativa o imprenditoriale. È applicabile a professionisti, imprenditori e lavoratori autonomi che dimostrino l'essenzialità del bene per la produzione del reddito.

  • Legge 104/1992
    La legge, pilastro della tutela dei diritti delle persone con disabilità, introduce agevolazioni e protezioni per garantire il benessere e l'integrazione sociale delle persone diversamente abili. Tra le varie misure, tutela i veicoli utilizzati per il trasporto di tali soggetti.

  • Art. 4, DM 503/1998
    Questo decreto attua i principi della Legge 104/1992 in ambito di mobilità e accessibilità, specificando che i veicoli utilizzati da o per persone con disabilità sono esentati da provvedimenti come il fermo amministrativo, considerando la loro funzione essenziale per l'autonomia della persona.

  • DPR n. 445/2000
    Questo regolamento disciplina l'uso delle dichiarazioni sostitutive e delle autocertificazioni, fondamentali per presentare istanze in modo semplificato e veloce. Esso garantisce validità giuridica alle autocertificazioni utilizzate per attestare le circostanze previste dalle esenzioni di cui sopra.

Affidarsi al nostro studio legale per consulenza e supporto nella presentazione delle istanze.

La presentazione di un'istanza di annullamento del fermo amministrativo per i motivi innanzi specificati deve essere ben motivata e, pertanto, richiede precisione nella raccolta e nella predisposizione della documentazione, oltre a una conoscenza approfondita delle normative. Lo Studio Legale Ponzo è a disposizione della clientela che presenti caratteristiche idonee alla presentazione di dette stanze al fine di:

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